Il latte di mandorla la bevanda dolce dell’estate! ‘a mmendulata”

Non è assolutamente una bevanda alcolica ragion per cui nelle calde giornate infuocate è vero nettare dissetante. Bevanda dolcissima, eburnea preparata con accurata infusione delle mandorle sminuzzate nel mortaio e poi spremute. La mandorla contiene una significativa percentuale di proteine, preziose vitamine del gruppo B1 e B2, ferro e calcio. Nelle case contadine non mancava mai! E’ una bevanda tipicamente siculo-calabrese ed è facile rammentare le nonne che possedevano nel frigo caraffe stracolme di questa bevanda. Non si può venire in Calabria e non assaggiarne nemmeno un bicchiere è d’obbligo! Ormai però il prodotto ha scavalcato i confini naturali e tutto il Mezzogiorno lo degusta. La regione Puglia ha inserito il latte di mandorla nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani con la scusante che può sostituirsi al latte vaccino dai vegani e per gli intolleranti. Freddo e ghiacciatissimo diventa granita in Sicilia si mangia “ ca brioscia cu tuppu”. In altre situazioni si accompagna a drink o al caffè in ghiaccio. Tutte ricette queste risalenti al Medioevo i ne facevano largo uso in Quaresima. Il latte di mandorla (non zuccherato) è stato anche un punto fermo nella cucina medievale cristiana e musulmana, perché il latte di mucca, che non si mantiene a lungo senza guastarsi, di solito era subito trasformato in prodotti caseari più durevoli, tipo il latte fermentato o il formaggio. Veniva consumato in una zona che si estende dalla penisola iberica fino all’Asia. Ma ora accingiamoci a scoprire la sua preparazione: per prepararlo occorrono 2/3 di mandorle e 1/3 di zucchero. Sarebbe meglio procurarsi mandorle fresche, ma può essere fatto anche con quelle secche dopo averle fatte reidratare in acqua per qualche ora. Dopo aver pelato le mandorle, si triturano finemente con lo zucchero e si pone la pasta ottenuta in un canovaccio a maglie larghe. Il canovaccio va messo in acqua e tenuto in infusione per almeno 6 ore. Il canovaccio va strizzato bene per recuperare tutte le gocce del prezioso liquido, che va versato in una bottiglia e messo in frigorifero. Viaggiatori di Calabria approfittatene durante la prossima festività per godere di questo nettare!



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