La merenda è un momento importante della giornata, soprattutto per i bambini, che dopo la scuola hanno bisogno di ricaricare le energie con qualcosa di buono e sano. In Calabria, la merenda ha una storia antica e una ricchezza di sapori che la rendono unica e irresistibile. Una delle merende più tipiche e apprezzate è quella a base di pane, olio e pomodoro schiacciato, chiamata in dialetto “pani, ogghju e pumadoru stricatu”. Si tratta di una preparazione semplice ma gustosa, che richiede pochi ingredienti ma di ottima qualità: il pane deve essere quello casereccio, fatto con farina di grano duro e lievito madre, cotto nel forno a legna; l’olio deve essere quello extravergine di oliva, prodotto con le olive locali, spremute a freddo; il pomodoro deve essere quello maturo e succoso, coltivato nei campi sotto il sole calabrese. Per preparare questa merenda, basta tagliare una fetta di pane, spalmarla con un filo di olio, strofinarla con un pomodoro tagliato a metà, e condirla con un pizzico di sale. Il risultato è una merenda saporita e nutriente, che sazia la fame e delizia il palato. Questa merenda ha origini contadine, ed era consumata dai lavoratori dei campi, che portavano con sé il pane, l’olio e i pomodori, e li preparavano al momento, godendosi una pausa ristoratrice. Oggi, questa merenda è diventata un simbolo della cultura e della gastronomia calabrese, ed è apprezzata da grandi e piccini, che la consumano a casa, a scuola, o in giro per la città. La merenda calabrese è un esempio di come si possa creare un piatto delizioso con pochi elementi, purché siano genuini e di qualità. È anche un modo per mantenere vive le tradizioni e i sapori di una terra ricca di storia e di bellezza.
(fonte Calabria Diretta News)