Il Culto della Madonna della Neve a Zungri (VV)

Narra una leggenda che durante la notte del 4 agosto del 352 d.C., un bambino di nome Giovanni sognò la Vergine Maria che chiedeva di costruire una basilica nel luogo in cui, il mattino seguente, avrebbe trovato la neve fresca. Al mattino, il prodigio si avverò, e Papa Liberio, che aveva avuto la stessa visione, fece tracciare la pianta della Basilica di Santa Maria Maggiore “ad Nives”, nel punto esatto in cui cadde la neve d’agosto. Da allora, il culto della Madonna della Neve si è diffuso in tutta Italia, dando origine a circa 150 tra chiese e santuari ad esso dedicati. Tra le località che, nel mese d’agosto, ricordano l’evento miracoloso c’è anche Zungri, piccolo centro del Vibonese che, probabilmente, deve la sua origine all’antico Insediamento Rupestre degli “Sbariati”, legato alla presenza di una comunità monastica Basiliana artefice delle numerose strutture abitative scavate nella roccia. Nel salubre borgo di Monte Poro già dal 1500 si praticava il culto, la festa in onore della Madonna della Neve è celebrata il cinque Agosto d’ogni anno e considerando il periodo di ferie è anche predominante l’interesse per le manifestazioni civili. Dalle prime ore del mattino si  può assistere ad una serie di messe! La festa inoltre non ha mai subito interruzioni neanche durante le guerre mondiali. Da 10 anni inoltre è svolto il Premio Mariano che viene donato alle persone che si sono contraddistinte. Sul quadro della Madonna della Neve che si venera a Zungri si hanno pochissime notizie. Il dipinto, olio su tavola, rappresenta la Madonna seduta che sostiene Gesù, a sua volta intento ad accarezzare il volto di Giovanni, sulle gambe della madre, Elisabetta. Nella parte superiore del dipinto spiccano i colli innevati, chiaro riferimento al colle romano su cui sorge la Basilica “Liberiana”. A giudizio degli esperti, il dipinto proverrebbe dalla bottega di Giulio Romano (1499-1546), erede diretto di Raffaello. L’opera d’arte può essere ammirata presso il Santuario della Madonna della Neve, coniugando la scoperta delle particolarità archeologiche, storiche e artistiche del territorio, a quelle naturalistiche legate alla bellezza del Monte Poro e alle incantevoli località della Costa Viola.



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