È tornata di gran moda l’antica tabacchiera da fiuto fatta con la buccia del bergamotto. Un prodotto tipico che non finisce mai di stupire. Faceva parte anche dei generi di conforto dei soldati del Regno delle Due Sicilie, con lo scopo di renderli più attenti nelle battaglie ma a poco valse. Con il passare degli anni il tabacco da fiuto andò in disuso e anche la preziosa bottiglietta di conseguenza scomparve. Nel XIX secolo l’uso del tabacco era molto in uso tra gli anziani calabresi, divenne un prodotto artigianale di questo mondo uno sfizio difficile da debellare e per poterlo annusare quando si sentiva il bisogno si doveva trovare il modo di tenerlo sempre nella giacca. Quando si dice che “ a necessità aguzza u ngegnu” gli antichi non si sbagliavano. Si doveva trovare un modo per creare piccoli cofanetti o contenitori magari ricavati dalla buccia rovesciata del bergamotto. Il bergamotto poi conferiva al tabacco il suo delicato aroma maggiormente se la tabacchiera veniva sapientemente chiusa con un tappo di legno. Lavorare la buccia dell’agrume per eccellenza è arte molta antica una tecnica che richiedeva tempo e maestria ma il successo era assicurato prodotti dal “sapore” anzi odore molto antico. Bellissimi capolavori di una cultura contadina che voleva permettersi qualche piccolo sfizio annusare un pizzico di tabacco aromatizzato al bergamotto. Il tabacco veniva messo nell’incavo dell’avambraccio e si godeva di questo aroma. Ora vediamo come si lavorava la buccia per ottenere questo contenitore. Si prende il frutto del bergamotto si taglia la parte superiore, dopo di ché si svuota dalla polpa e si rivolta la buccia, dopo viene riempito di segatura e si dà la forma voluta, si inserisce nella parte superiore dell’agrume un tappo di legno e si stringe con uno spago per creare la forma di bottiglietta; si schiaccia con le mani e poi si chiude in un piccolo torchio. Trascorso un po’ di tempo si caccia la tabacchiera dal torchio e si svuota dalla segatura, si mette il tappo ed è pronta per essere decorata. Col bergamotto si realizzano oltre alle tabacchiere da fiuto, fiori, portagioie; mentre grattugiando la buccia si ottiene l’essenza di bergamotto utilizzata per i profumi e per i dolci. Una coltura millenaria che è alle basi di tutte le produzioni profumiere. Una bella tradizione antica che si è rinnovata! In Calabria vogliamo e chiediamo rinnovamento. Qui tutto si fa con sapienza e maestria e da una semplice buccia ricavare qualcosa di unico e particolare. Un tempo chiunque veniva nella nostra Calabria ricordiamo i viaggiatori stranieri era questo stupendo regalo che portavano agli amici:” Mi sembra signor mio che voi dobbiate a me una risposta ed io a voi delle tabacchiere di bergamotto.»