Le case dell’infanzia
S’innalzan silenti ed ombrosi
quei muri che il tempo ritocca
tra luci cangianti al mattino
e rossi tramonti di fuoco
che piano tramutano in ombre
l’abbraccio che giunge a cullarli.
Rimangon guardiani dei giorni,
ma non custodiscono più
risate di vita e profumi
di pane, di sogni e passioni.
Si è spento quel gaio sussurro
di voci che han visto fiorire
speranze e paure del dopo.
Or dunque riposano muti
tra crepe e colori ora stinti,
non posson dar voce ai ricordi
narrar quelle storie vissute.
Tra rovi e grovigli di spine
abbracciano i sogni lontani
rinchiusi per sempre nel cuore
che mai più nessuno… Saprà!
Rosa Ponente