TAMMORE E TAMBURELLI… GLI ANTICHI SUONI DELLA CALABRIA

La tammorra e il tamburello sono gli strumenti “principe” della tradizione Calabrese, accompagnano la tarantella e vantano origini lontanissime legate ai culti lunari. Le origini antichissime di questi strumenti sono testimoniate dal ritrovamento di graffiti rupestri raffiguranti sacerdotesse con il tamburo a cornice in mano o nell’atto di suonarlo, strumenti, questi, uno strumento essenzialmente femminili, strettamente connessi ai rituali di fertilità. Realizzare la tammorra non è cosa semplice, ci vogliono mani esperte, ci vuole esperienza, arte, sapienza e pazienza. La costruzione ha inizio con la concia della pelle (di pecora o di capra) che si esegue con sale e allume di rocca. I telai sono in legno, di forma circolare, spesso decorati con disegni floreali o raffigurazioni di gesta cavalleresche. Alla fine vengono aggiunti “i cimbali”, coppie di piccoli piattini metallici, battuti, temperati ed applicati con fili di ferro, chiamati anche sonagli. Un’artista, una tradizione fortemente radicata in Calabria, una passione.



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