Le iniziative vengono promosse dal 6 marzo. Previste anche degustazioni con prodotti locali e visite alle grotte e museo della civiltà contadina
Pane, immagine di repertorio da pixabay
L’odore del pane, il sapore dei cibi genuini, le tradizioni contadine calabresi da riscoprire e valorizzare. Sono questi gli ingredienti delle iniziative esperienziali promosse dall’associazione Asfalantea. Ripartono, dal 6 marzo, a Zungri, le “giornate del pane”. Si tratta di appuntamenti organizzati dal sodalizio volti a portare avanti l’arte del pane, la storia e la cultura locale: «Sono vere e proprie giornate da vivere dove i partecipanti arrivano in qualità di ospiti e vanno via da amici», precisa la presidente Franca Crudo. [Continua in basso]
Le giornate del pane, come funzionano
Le giornate del pane hanno inizio intorno alle 8/8.30 del mattino. I partecipanti incontrano i promotori in località Raisina, Zungri, a pochi metri dall’Insediamento rupestre. Qui va in scena l’accoglienza delle comari. Successivamente agli ospiti vengono presentati «5 diversi tipi di grani antichi da noi ripristinati, si passa poi alle farine e al lievito madre che si tramanda da famiglia in famiglia da oltre 80 anni». Quindi si accende il fuoco: «Tutti siamo operativi anche gli ospiti a cui vengono forniti grembiuli e “maccaturi” (fazzoletti), sono parte attiva della giornata».
La visita alle grotte
Si procede alla spiegazione delle fasi di lavorazione del pane e della lievitazione: «Man mano si procede con la realizzazione dell’impasto e successiva lievitazione», aggiunge la Crudo. Quindi viene lasciato spazio alla degustazione con prodotti tipici tra cui pecorino del Poro, ‘nduja, pane e olio, soppressate e carne salata: «Durante la lievitazione gli ospiti hanno la possibilità di visitare l’insediamento rupestre e il Museo della civiltà contadina con una guida specializzata. Il sopralluogo dura circa un’ora e un quarto (massimo una ora e mezza). Poi si rientra in località Raisina dove con la collaborazione di tutti il pane viene infornato. Durante la cottura viene allestito un pranzo rurale: «Proponiamo, a seconda delle stagioni, i prodotti proposti dai contadini: fagioli, patate, cibi nostrani». [Continua in basso]
Una giornata in campagna
La giornata si conclude in linea generale intorno alle 15.30/16.00: «I riscontri finora ottenuti sono stati positivi, chi viene qui ha la percezione di ritrovare le proprie radici, di rivivere sensazioni raccontante dai nonni. È la bontà del mondo contadino, fatto di semplicità, lavoro, collaborazione», conclude la presidente Crudo. Ulteriori informazioni sulla giornata sono possibili sui social, alla pagina Asfalantea.
Articolo da: ilvibonese.it