Fra i dialetti italiani quello calabrese ĆØ uno dei piĆ¹ ricchi di influenze linguistiche, a causa delle colonizzazioni, dominazioni e incursioni di differenti popoli; al pari degli altri dialetti, ha moltissime āespressioniā tanto sintetiche quanto efficaci che soprattutto nei detti mirano a racchiudere in poche parole vicende quotidiane, rapporti intergenerazionali, relazioni di vicinato, stili di…
Redazione
BOCCHIGLIERO (CS). Sapete che lƬ proliferava LA PIETRA GAGATE?
āSi ritrova in queste campagne la pietra GAGATE di Licia, dove fu ella primieramente ritrovata, la quale l’e’ di colore nero leggiera nel peso, e pumicosa, quando si bruccia manda fuori odore di solfo, coll’acqua s’infiamma, e coll’oglio si smorza: di questa pietra si cava oglio, che vole restringere coloro, ch’avendo perso ‘l miglior dono,…
Come i contadini calabresi dal 25 dicembre al 5 gennaio osservavano il tempo: āi Katamisicchjiā
Nelle scorse stagioni vi ho parlato dei Katamisi se volete approfondire troverete lāarticolo nel blog. Osservavano il tempo atmosferico, prendevano appunti iniziando dal 13 fino al 24 dicembre (i KATAMISI) e poi proseguivano dal 25 dicembre fino al 5 gennaio (i KATAMISICCHJ) e nella notte del 5 Gennaio, detta āLa Notte del Battesimo dei tempiā…
I calandrelli del Reggino: formati di pasta calabresi
I calandreddi,Ā un formato di pasta fresca allāuovo originario della Calabria, in particolare della zona del Reggino. Sono dei quadrati di pasta tirata finemente e poi uniti alle due estremitĆ , formando una sorta di anello. Il nome deriva dalle calandrelle, le antiche calzature dei pastori e dei contadini calabresi, fatte di pelle di capra e allacciate…
La notte di Santa Lucia in Calabria
Il detto calabrese: ‘E Santa Lucia a Natali trƬdici juorni ci ha, ma si buonu cuntu ti fa’ mancu dĆ¹dici ci nn’ha. Š grande anche in Calabria la devozione popolare per Santa Lucia, la santa della Luce. Non a caso si festeggia il 13 dicembre, il giorno piĆ¹ corto dellāanno, e fa parte fa parte…
I CATHAMĆSI gli antichi leggevano cosƬ il meteo nella tradizione contadina calabrese
Š stato mio padre a parlarmi e spiegarmi come i contadini senza tecnologie moderne riuscissero a capire lāandamento del tempo nei mesi dellāanno. In principio gli antichi andavano a rifarsi a leggende e ditteri popolari. La strada piĆ¹ facile! Per contadini ed allevatori ed anche per i pochi marinai e pescatori Calabresi, sfatiamo anche questo…
GLI ATLETI DI KROTON (l’antica CROTONE magnogreca)
La cittĆ che ebbe una tradizione di olimpionici piĆ¹ radicata fu Crotone, dove la pratica ginnica era molto diffusa ed ampiamente consigliata dalla famosa scuola medica locale quale mezzo da associarsi alla dieta per garantire la salubritĆ del corpo. Pitagora in persona si interessĆ² all’atletismo e all’agonismo, valori che permeavano la classe aristocratica crotoniate cui…
CROTONE SECONDA SOLO A SPARTA: MILONE DI CROTONE
Non mancava occasione che le colonie Magno Greche non inviassero i propri atleti alle varie Olimpiadi che si tenevano in Grecia. Ebbene si lo sport era l’unico modo per le colonie di poter far sentire forte la propria voce! Effettivamente italioti e sicilioti brillarono di luce propria nelle competizioni, gli atleti di Crotone vinsero 20…
Frutti di Calabria: il prugnolo selvatico nato da una pianta spinosa e dimenticata
Questa pianta era ed ĆØ molto diffusa nelle nostre campagneĀ Ā ma molti non sanno cosa ĆØ. Occhio ĆØ un arbusto spinosoĀ Ā che sboccia copioso da marzo e maggio ed emanano un delicato profumo di miele. I fruttiĀ Ā piccoli, sferici e al massimo diventano grandi come una nocciola. Il frutto ha un sapore aspro, molto acidulo e allappante che…
La filastrocca su santāAndrea che ogni nonna recitava ai nipoti il 29 novembre
Le festivitĆ natalizie, secondo un antico proverbio della civiltĆ contadina calabrese, venivano introdotte ad opera del messaggero S. Andrea apostolo che si venera il 30 novembre ed era uso recitare i seguenti versi: āSantāAndria (30 nov.) portau la nova / chāallu sei (6 dic.) ĆØ di Nicola, allāottu (8 dic.) ĆØ di Maria, allu tridici…