La leggenda di Polsi (RC): il posto mistico d’a “Madonna d’a muntagna”

Si è svolta ieri questa bellissima e suggestiva festa agreste e bucolica al tempo stesso. Non sono qui però per raccontarvi ed accodarmi ai vari blog raccontandovi una bellissima festa ed il suo fascino. Intendo distinguermi facendovi leggere il mito e la leggenda su “Polsi”. Il mio imperativo è proprio distinzione. Si narra che un pastore di Santa Cristina D’Aspromonte era con il suo gregge al pascolo sull’Aspromonte. Protettivo dormiva nelle terre col suo bestiame e divenne un buon pastore. Da quel momento badò da solo le bestie, e ogni giorno raggiungeva i piani di Carmelìa perché in quella zona il pascolo era ricco e vario. La prima cosa che faceva era di contare gli armenti e si accorse che un giovane toro mancava. Si disperò il giovane pianse quasi svenne! La sua enorme paura era come giustificarsi col padre ma ugualmente s’avviò verso casa sperando di ritrovarla. Dopo un po’ di giorni di cammino vide un uomo sembrava un cavaliere ma niente di meno era Ruggero il Normanno! Il “barbaro” era in cerca dei suoi levrieri, Italiano il nome del pastorello si spaventò moltissimo. I due unirono le forze e si misero a cercare i loro animali persi. Attraversarono valli ma ad un certo punto videro il toro ed i cani fermi su un punto. Genuflessi davanti una croce di ferro che gli animali dissotterrarono dal terreno. Ma anche il conte Ruggero ed Italiano si misero genuflessi una bellissima donna gli apparve era la Madonna. Maria ebbe una precisa richiesta voleva una chiesa per lei in quel posto. Il pastorello tornò in paese ancora sconvolto e raccontò quanto aveva visto al parroco e alla gente che, a loro volta, si recarono sul posto descritto dal giovane pastore constatando così che quanto egli diceva corrispondeva a verità. Era il 1144 ed anche Ruggero avendo capito cosa era accaduto decise di donare i soldi per edificare una chiesa “Pà Madonna da muntagna”.

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