Mattia Preti il Cavaliere calabrese

Mattia Preti famoso pittore calabrese nato a Taverna (CZ) il 24 febbraio 1613, conosciuto come Cavaliere Calabrese proprio per la sua origine. Fu papa Urbano VII a volerlo a Roma e fu sempre lui a “farlo” cavaliere. Attivissimo sia a Roma che Malta dove lasciò molti lavori. Un genio del suo calibro non poteva esprimersi a Taverna un minuscolo centro montano, insomma nella periferia anche di Calabria Ultra. A Taverna non poteva avere stimoli culturali e fu il fratello Gregorio a volerlo a Roma, la vita nelle grandi città avrebbe offerto al Preti grandi opportunità lavorative. In Calabria al suo tempo si respirava il tardo manierismo meridionale per cui pittori come Giovanni Balducci, Giovan Bernardino Azzolino e Fabrizio Santafede. Gli stimoli più rilevanti furono probabilmente di altra natura. Ma chi era Mattia Preti? Nasce terzogenito di una “onorata” famiglia ma non benestante non aveva grandi beni materiali ma era animato da amore per l’arte e per la sua terra. Tanto è vero che nel 1929 il Frangipane il più assiduo riercatore di documenti sulla sua vita lo identificò ricco di “qualità morali e intelettuali”. Come detto in calce il pittore calabrese si trasferise a Roma col fratello maggiore, pittore fine e sublime col fratello si avvicinano alla scuola di Caravaggio e diventa influenzato dai suoi insegnanenti. A questo periodo risalgono gli affreschi di San Giovanni Calibita, di San Carlo ai Catinari e di Sant’Andrea della Valle in Roma. Visse nell’Urbe ben 25 anni, viaggiando spesso tra estero ed Italia non dimenticandosi della Calabria. All’estero, in Francia e Spagna aveva contatti con i Carracci, col Guercino e con Giovanni Lanfranco, che influenzarono ulteriormente la sua pittura. Poi nel 1653 venne il periodo napoletano e fece numerosi affreschi tra il 1657 e il 1659 affrescò le porte della città durante la peste; inoltre sulla volta di San Pietro a Majella dipinse la vita di San Pietro Celestino e Santa Caterina d’Alessandria e il Figliol Prodigo. Prese la via di Malta nel 1661 chiamato dal Gran maestro dell’ordine di Malta Raphael Cotoner. Sull’isola realizzò buona parte della decorazione della Concattedrale di San Giovanni a La Valletta per conto dei Cavalieri Ospitalieri, ed altre opere per le varie chiese maltesi. Secondo lo storico dell’arte Antonio Sergi, Mattia Preti avrebbe realizzato a Malta un totale di circa 400 opere tra tele ed affreschi. Dal 1672 riesce a realizzare alcune opere nelle chiese della sua città natale, Taverna. Morì nel 1699 a La Valletta. Ricordiamo i nostri grandi calabresi.



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