Pignolata al miele, la ricetta antica del Vibonese

La Pignolata è il dolce del carnevale più amato e diffuso nel Vibonese. Ricette contadine tramandate di madre in figlia, con l’aggiunta di qualche piccola accortezza che rende unica questa ricetta. Era abitudine delle nostre nonne inaugurare il Carnevale con queste dolcissime palline fritte, dove poche uova non bastavano mai bisognava organizzare il lavoro di gruppo per ricoprire un fabbisogno lungo una settimana. Di solito era un’affare di famiglia ed alla fine ad ogni componente toccava la sua parte di pignolata! Succedeva però che questo lavoro si dovesse fare con le vicine magari chiedendo a qualcuna che avesse un luogo per poter friggere in grandi quantità. Imperativo infatti era la grande quantità per questo dolce. I bambini non erano allontanati dal grande tavolo di lavoro anzi si guardava con attenzione e capitava pure che si sacrificasse qualche pezzetto di pasta per permettere anche alle bimbe di impastare. La ricetta che voglio proporre è veramente quella antica, sicuramente ancora il lievito chimico doveva essere scoperto e le calorie sono davvero poche . Provatela vi stupirete della bontà e di come un dolce povero può fare festa! La dolcezza poi è data dall’utilizzo dei mieli calabresi millefiori o acacia o dal vino cotto addolcito in separata sede. L’impasto deve essere ben lavorato olio di gomito e tanto amore per le tradizioni e poi ingredienti presenti in ogni casa uova farina un “q.b.” di sale usando un termine da food blogger, e via ad impastare. La pasta deve ridursi ad una pallina morbida e liscia che si colorirà di giallo paglierino, perché ad essere usate erano le uova “casalore”. Dopo una mezz’oretta di riposo si passa alla filatura, la pasta tagliata a tocchetti prende forma di bastoncini che a sua volta diventano piccolissime palline di pasta gettate nell’olio bollente fino alla doratura. Ultimo step la preparazione del miele, i barattoli di miele versati in padella vengono sciolti sulla fiamma e profumati con aggiunta di scorza di agrumi locali. A questo punto non resta che mangiarli e come si dice, uno tira l’altro! La pignolata calabrese al miele fa parte della cultura dolciaria calabrese e non può mancare per carnevale non sarebbe la stessa cosa senza la pignolata calabrese sulla tavola delle feste. Ma ora vediamo gli ingrendienti:

INGREDIENTI 4 uova 300 gr farina 0 1 pizzico di sale 250 gr di miele 1/2 litro di olio per frittura Procedimento Rompere le uova in una ciotola, aggiungervi il pizzico di sale, sbattere con la forchetta, gradualmente aggiungere la farina continuando a sbattere, riprendere la lavorazione con le mani sulla spianatoia, per 10/15 minuti, deve essere un panetto liscio, non appiccicoso, abbastanza duro ma non troppo. Stendere dei filoncini sottili, tagliare a piccoli pezzetti. Friggere in abbondante olio finché non sono dorati, il passaggio cottura è molto importante devono essere ben cotti all’interno ma non devono diventare scuri. Farli scolare dall’unto in eccesso su carta assorbente da cucina. Riscaldare il miele in un tegame abbastanza capiente, prima che raggiunga il bollore tuffarvi i turdilluzzi e farli impregnare bene da tutte le parti. Possono essere guarniti con codette colorate o confettini a proprio gusto.
Ed ora Buon Carnevale Vibonese!



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